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Si ambienta a Stoccolma, tra conti alla rovescia e personaggi borderline la storia dell’Ipnotista Erik Maria Bark e della sua famiglia, che cura con tecniche moderne di ipnosi pazienti che devono fare conti con traumi e sofferenze troppo atroci nella loro vita. Poi qualcosa va storto, l’ingranaggio si inceppa e la vita di Erik e della sua famiglia va a rotoli. Promette che non ipnotizzerà mai più nessuno, ma poi arriva un serial killer che trucida senza pietà un’intera famiglia. Si tratta di un adolescente, e le vittime sono i suoi genitori. E’ proprio Erik, l’ipnotista, convinto dalla polizia, a ipnotizzarlo per scoprire la verità. Da allora, il vaso di Pandora delle mente malata di Joseph libererà atrocità antiche e nuove che cambieranno per sempre la vita dei protagonisti.
Famiglie che nascondono inquietanti segreti, bambini molto cattivi, adulti molto spaventati, una verità che si svela poco per volta. Non mancano i brividi, e nemmeno il sesso, in questo thriller nordico che dà molto spazio a colpi di scena e caratterizzazione dei personaggi. Gli ingredienti per ottenere un best seller di successo ci sono tutti, e difatti L’Ipnotista ha scalato le classifiche. L’impressione però è che si tratti di una ricetta talmente perfetta tanto da sembrare in alcune parti poco artigianale, e molto costruita.
Il ritmo tuttavia è veloce e piacevole e la curiosità di andare a vedere come si evolve la storia e le sue sottotrame resta alta. Un thriller da 600 pagine che non delude anche se non particolarmente sconvolgente né innovativo. Ma capace ugualmente di tenere incollati alle pagine e anche di regalare dei brividi. |
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