Biografie di alcuni Serial Killer

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Dea.Atena
view post Posted on 21/2/2010, 15:38




ALBERT FISH


Albert Fish è da tempo nella classifica dei 20 serial killer più famosi ed efferati. Un sadomasochista con gravissimi problemi mentali, Albert Fish è conosciuto oggi come il Vampiro di Brooklyn. Che cosa faceva? Torturava e mangiava i bambini. Della sua vita si conosce davvero poco.
La sua è una famiglia disagiata, si salva solamente il padre, Randall Fish, un Capitano dell'esercito. Purtroppo il 15 ottobre 1875 Randall Fish muore e il piccolo Albert viene sistemato in un orfanotrofio. Nell'orfanotrofio i bambini vengono puniti con frustate e varie punizioni corporali.
Appena 26enne, conosce una ragazza di 19 anni e la sposa. Qualcosa però non va come dovrebbe andare. La moglie di Fish lo abbandona: ha conosciuto un giovane studente universitario e ha deciso di scappare con lui. Si porta via anche i mobili, lasciando al marito solamente un materasso per dormire. Abbandonato a se stesso, Fish comincia a compiere piccoli crimini come il compilare e spedire delle lettere oscene. Viene arrestato più volte. Finisce in manicomio. Secondo alcuni avrebbe cominciato a uccidere proprio in questo periodo, nel 1910. Vittima un uomo adulto.
Nel 1925, raggiunti i 55 anni, Fish comincia il suo cammino verso la follia più pura. Diventa estremamente masochista. Comincia anche ad avere allucinazioni a sfondo mistico. L'uomo comincia anche a crearsi mentalmente un'idea malata della Bibbia, fino a convincersi che in essa compaiano citazioni del tipo: "Felice è colui che rapisce i bambini e spacca loro le teste con delle pietre."

DONATO BILANCIA

Un serial killer diverso, non ha preferenze per le vittime, non ha motivazioni sessuali o motivazioni particolari, è il caso a scegliere, a volte la vendetta. Chiunque incappa sulla sua strada rischia di essere freddato dalla sua rivoltella Smith & Wesson calibro 38.
La lista delle vittime è molto lunga, ben 17, tutte persone che avevano un'unica colpa: trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Una coppia di orefici, due cambiavalute, tre metronotte, un giocatore d'azzardo, un benzinaio, un capozona del Totonero con la moglie, quattro prostitute e due viaggiatrici sul treno cadono sotto i colpi di pistola di Donato Bilancia tra il 16 ottobre 1997 - 6 maggio 1998.
La sua infanzia è imbarazzante e solitaria. Fino all'età di 10/12 anni soffre di enuresi notturna. La sua vita in famiglia è fatta di piccoli gesti e pochissime parole. Piano piano, nel corso degli anni, il giovane Donato coltiva rabbia e rancore nei confronti dei genitori e del fratello maggiore, ma non riesce ad esprimerli, li accumula dentro di se fino a riempirsene.
Sua madre lo sottomette spesso a esperienze di grande frustrazione e umiliazione sessuale. In particolare Bilancia dichiara più volte ai psichiatri di non riuscire a dimenticare l'imbarazzo, la sofferenza e la rabbia provate quella volta in cui, quasi adolescente, la madre lo denudò di fronte alle cuginette più grandi, per mostrare loro come è un pene.
Durante gli anni della scuola Bilancia si "sfoga" commettendo furti e scassi. Diventa presto un abile ladro, il che lo fa sentire sempre più onnipotente.

CARL PANZRAM

I continui furti del piccolo Carl lo portarono al suo primo arresto all'età di soli undici anni; in riformatorio la rabbia e la frustrazione del ragazzo si trasformarono in violenza nei confronti degli altri giovani detenuti, tanto e vero che fu messo in isolamento.
A quindici anni si ritrovò a vagare nel Montana, tra vagabondi, ladri, prostitute e truffatori di ogni genere. L'elemosina diventò l'unico modo per sopravvivere.
Una sera venne raggirato da quattro uomini che, con la promessa di dargli dei vestiti nuovi, lo portarono in un luogo isolato e lo violentarono tutta la notte.
Per tre anni Panzram visse tra furti e violenze, fino quando si arruolò nell'esercito, dove però la sua indole non cambiò.
Carl si stabilì per un po' di tempo nella città di New Haven, nel Connecticut. Lì, una notte, penetrò in una villa dove poté rubare molti oggetti di valore. Con il ricavato, si comprò uno yacht: la barca fu registrata con il nome di John O'Leary.
Navigando con la sua imbarcazione, Carl attirò diversi marinai con la scusa che era in cerca d'aiutanti per i suoi commerci e con la promessa di lauti guadagni. Una volta saliti a bordo, li faceva ubriacare, poi li torturava e li violentava, infine ne sezionava i corpi e li gettava in mare.
Il suo perverso piacere durò poco, perché un uragano distrusse il suo natante.
Sbarcato nella città di Luanda, conobbe una sera un ragazzo di undici anni, a cui offrì dei soldi in cambio di compagnia. Quando i due si appartarono, il giovane si rifiutò di acconsentire alle richieste di spogliarsi, perciò Carl, furibondo, lo violentò e, con forza inaudita, gli fracassò la testa contro una roccia
Nell'estate del 1922, incontrò un ragazzo di undici anni di nome Henry McMahon lo violentò ripetutamente il ragazzino. In seguito, lo uccise sbattendogli la testa contro un muro.
Il 9 agosto del 1923, a New Haven, un ragazzo di quattordici anni di nome Alexander Luztock stava chiedendo l'elemosina, quando gli si avvicinò l'assassino che gli diede qualche centesimo; dalla tasca uscì però anche un lungo coltello, con il quale Carl obbligò il ragazzo a seguirlo. Lo portò in una zona deserta, dove lo violentò e lo torturò con il coltello, infliggendogli delle ferite profonde, e dove lo uccise, strangolandolo con una cinghia.

HAROLD SHIPMAN (Il dottor morte)

Tutti morti nelle loro case, serenamente, ma non in modo naturale.
Uccisi dal medico di famiglia, Harold Shipman. Un killer che li uccideva in maniera dolce, senza rimorsi e senza movente.
Nato il 14 giugno 1946, la sua infanzia è profondamente segnata dall'influenza della madre. Il ragazzino cresce freddo e distaccato. L'isolamento cresce ulteriormente quando la madre scopre di avere un tumore ai polmoni ormai in fase terminale, un avvenimento che condizionerà profondamente la sua futura vita.
Nel 1974 inizia ad esercitare la sua professione di medico a Todmorden, nello Yorkshire. È gia padre di 2 figli, altri 2 ne nasceranno negli anni seguenti.
Il Dottore è rispettato dalla comunità, anche se i colleghi lo reputano sgarbato e negativo. Lavora sodo per molto tempo, fino a quando entra in crisi e decide di rivelare ai suoi amici medici di soffrire di epilessia.
I pazienti di Shipman muoiono con un'alta frequenza, nonostante l'assenza di particolari malattie.
Le morti tra i pazienti di Shipman sono troppe. Si tratta per lo più di donne sole, rinvenute sedute in poltrona, completamente vestite e non a letto.
La "carriera" omicida di Shipman termina finalmente nel 1998, quando la Signora Angela Grundi, figlia di Kathleen Grundi, richiede la riesumazione del corpo di sua madre. Secondo Angela, la defunta godeva di ottima salute e sarebbe morta improvvisamente poche ore dopo una visita fattale dal Dottor Shipman.
La Signora Grundi è morta a causa di una dose letale di morfina, somministratale entro 3 ore dal decesso.

JACK LO SQUARTATORE

Jack Lo Squartatore è ormai una leggenda, su di lui è stato scritto di tutto, sono stati girati dei film. Lo Squartatore fu uno dei primi criminali della storia ad esser classificato come "serial killer", ma la sua storia è molto diversa da quelle che siamo abituati a sentire sugli assassini seriali: Jack non è stato arrestato né condannato, contro di lui non esiste nessuna prova, non ha mai commesso errori e non è mai stato possibile associare un volto a quelle mani assassine, tremendamente precise.
L'orrore comincia all'alba di venerdì 31 Agosto, nella strada di Buck's Row, quando uno scaricatore di porto rinviene il cadavere sgozzato, e privato degli organi interni, di Mary Ann Nichols. Mary Ann era una prostituta e un'alcolizzata.
Anche le vittime successive saranno prostitute. Jack fronteggia la donna in un angolo buio di qualche strada di Whitechapel e le afferra la gola, stringendo per soffocarla, fino a che la sventurata non perde i sensi. Le più "fortunate" muoiono per asfissia, ma le più sfortunate svengono solamente. A questo punto infatti Lo Squartatore le adagia per terra e comincia a tagliare la gola con una furia che è pari soltanto alla sua certosina precisione. Arriva quasi alla decapitazione della testa, poi si lancia sugli organi interni e sul resto del corpo: Jack è capace di rimuovere un rene senza toccare altre parti, può esportare l'intera parte genitale con un solo taglio netto. Inutile aggiungere che le parti rimosse diverranno suoi trofei.
L'8 settembre 1888 l'assassino di Whitechapel torna a far parlare di se. La seconda vittima si chiama Annie Chapman, ha 46 anni e fa la prostituta. Il suo corpo viene ritrovato a Hanbury Street, incredibilmente martoriato: l'addome è aperto, gli intestini sono stati rimossi. Alcune interiora sono sparse sul pavimento, altre sono state semplicemente poggiate sul petto della donna. La vagina è stata rimossa con grande precisione. Vicino al corpo della donna sono raccolte tutte le sue cose, disposte quasi ad arte e, insieme ad esse, c'è un bigliettino con una piccola firma: Jack The Ripper.
Mary Jane Kelly, una giovane prostituta, è la quinta vittima. A trovarla è il padrone della casa in cui vive, venuto a riscuotere l'affitto: dopo aver bussato, l'esoso padrone si è affacciato dalla finestra rotta. Lo spettacolo che gli si è presentato davanti agli occhi è uno di quelli che non si dimentica mai.
La povera Mary Jane ha avuto la sorte peggiore di tutte le vittime dello Squartatore: è stata quasi decapitata con un colpo solo, la sua vagina è stata asportata con violenza e gettata ai piedi del letto, i seni e le orecchie recisi e poggiati su un comodino insieme allo stomaco e a un polmone, gli intestini e tutti gli altri organi interni sono sparsi per la stanza. Sul letto, sulle pareti e sul pavimento è tutto sangue. Il viso è stato sfregiato e reso irriconoscibile.
Il più terribile degli omicidi, ma anche l'ultimo. Così silenziosamente come era emerso dalla nebbia di Whitechapel per compiere i suoi crimini, Jack The Ripper vi scompare. Per sempre.

E potrei continuare all'infinito...

 
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