Personalità e stili cognitivi

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Dea.Atena
view post Posted on 21/2/2010, 15:00




Gli studi nell’ambito della social cognition mostrano che gli esseri umani usano parecchie strategie cognitive per interpretare le situazioni sociali e prevedere i cambiamenti. Inoltre le strategie che adottiamo per interpretare una situazione non sono necessariamente quelle che, data la situazione, hanno più probabilità di giovarci. Se ci comportassimo tutti in modo razionale, a partire dalle stesse informazioni, dovremmo raggiungere tutti le stesse conclusioni. Invece, dato che ciascuno di noi usa strategie leggermente differenti per elaborare le stesse informazioni, può accadere che interpretiamo le stesse informazioni in modo differente.
Secondo Stenberg, tutti gli individui posseggono le capacità di interpretare le situazioni che la vita propone loro ed agire adattivamente in queste situazioni. Essi però possono usare queste capacità in vari modi, dal che scaturiscono le differenze individuali che Stenberg chiama stili cognitivi o stili di pensiero.
La differenza principale tra uno stile cognitivo e un temperamento o una disposizione della personalità sta nel fatto che mentre uno stile cognitivo rappresenta una strategia cognitiva che può essere definita nei termini di un risultato desiderato, i temperamenti solitamente non sono definiti nei termini di un loro risultato.
Un'altra differenza tra un temperamento e uno stile cognitivo sta nel fatto che i temperamenti implicano che il nostro comportamento dovrebbe restare lo stesso in molte, se non nella maggior parte delle situazioni in cui ci troviamo. Invece non vi è ragione che gli stili cognitivi debbano essere associati a comportamenti coerenti nelle varie situazioni perché a seconda del contesto possiamo preferire questo o quel tipo di strategia o di stile.
Il comportamento sarà coerente solo se giudichiamo che ciascuna di esse richiede la stessa strategia o lo stesso approccio. Di conseguenza, le teorie degli stili cognitivi hanno cercato di descrivere e predire le differenze individuali di pensiero e di comportamento in specifiche situazioni nei termini dei vari modi in cui elaboriamo particolari tipi di informazioni, senza necessariamente concludere che tra le persone vi siano differenze generali di temperamento.

Le teorie sociali degli stili cognitivi hanno descritto parecchi stili cognitivi usati dalle persone nelle situazioni sociali. Adorno parla a questo proposito di personalità autoritaria, perché lo stile cognitivo di questi individui li spinge ad adottare credenze convenzionali, e non accettare la debolezza, ad essere duri e intransigenti, sospettosi verso chi è anti-conformista ed esageratamente rispettosi verso l’autorità (dogmatismo).

Altri ricercatori hanno avanzato l’ipotesi che possano esistere stili cognitivi associati a differenze individuali nell’attenzione prestata agli eventi interni o esterni.
Il ricorso a indizi interni o esterni può determinare differenze individuali nei giudizi attribuzionali sulle cause degli eventi.
In alcune persone il locus del controllo è interno, ed esse preferiscono attribuire a se stesse i propri risultati, mentre in altre il locus del controllo è esterno, ed esse attribuiscono i propri risultati a fattori esterni.
 
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