Keridwen

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luna.argentata
view post Posted on 4/12/2009, 15:18




[IMG][/IMG]Rappresentazione femminile dell’OIW (il Dio Unico), Keridwen è la Dea Madre vista nella sua manifestazione di Vergine/Amante/Madre/Vecchia. Speso assume in se moltissime espressioni di numerose dee, per questo a seconda delle circostanze assume altri nomi e forme.
Il nome Keridwen significa “Porta Divina”, simboleggiando quindi il passaggio attraverso il quale giungere all’Oiw, e per tanto era venerata in quanto attraverso ella gli uomini potevano raggiungere quell’elevazione spirituale che li avrebbe condotti a riunirsi col Dio Unico. Keridwen era infatti la rappresentazione della Natura (l’Opera di Dio), e si riteneva che fosse lei ad offrirele molteplici forme attraverso le quali gli esseri potevano purificarsi dal dolore terreno e raggiungere comprendere e riunirsi all’OIW. L’albero caro a Keridwen era la betulla, simbolo di bellezza, trasformazione e rinnovamento.
Identificata con la terra e l’aspetto produttivo e fecondo della Natura, anche nei suoi momenti di morte come trasformazione e rinnovamento della materia, come liberazione dell’Energia Vitale/Spirituale contenuta e cristallizzata nelle sue forme materiali, Keridwen veniva adorata come dea della Natura in tutte le sue espressioni, o in alcune specifiche. Infatti, era la divinità dei raccolti, dell’orzo, del grano, della caccia ecc.
Keridwen era anche chiamata la Dea Bianca per una sua identificazione con la Luna, perché il bianco è uno dei colori fondamentali della trinità lunare, insieme al nero, rosso e blu. Il bianco rappresenta la Luna Crescente, e in questa fase era la dea della nascita e della crescita (la Vergine). Il rosso rappresentava la Luna Piena, e in questa fase era la dea dell’amor e della battaglia (l’Amante-la Madre). Il nero o il blu rappresentano la Luna Calante, e in questa fase era la dea della morte, della trasformazione e della divinazione (la Vecchia).
La dea, come la Luna, si presentava ed era visibile nei suoi aspetti di Crescita (Luna Crescente), Realizzazione (Luna Piena), Decadimento (Luna Calante), ma esisteva anche l’aspetto della Gestazione (Luna Nuova-la quarta fase lunare del mese).
Keridwen, In quanto Dea Madre; nei suoi diversi aspetti può anche essere vista come i vari periodi dell’anno (i mesi del calendario celtico seguono un andamento lunare).
Dal 1° novembre, festa di Samhain (il capodanno celtico oggi divenuta Halowen), morte dell’estate e inizio del periodo scuro (i celti dividevano l’anno, oltre che per stagioni e mesi, anche in due metà: dal 1° novembre, festa di Samhain, al 1° maggio, festa di Beltaine, metà oscura; dal 1° maggio al 1° novembre, metà luminosa). In questo periodo la Dea era oscura e tenebrosa (infatti in questo periodo regna sotto le sembianze della Dea Morrigan), e si ritirava nelle profondità della terra per un periodo di riflessione e isolamento (aspetto del Decadimento) durante il quale metteva a bollire il suo Anwen, il calderone dell’ispirazione. Questa fase richiama anche il periodo dell’anno in cui la natura va a riposo, l’inverno.
Dal 1° febbraio, festa di Imbolc, la Dea rivela il suo aspetto di Gestazione, durante il quale ispira i poeti e gli artigiani, assisteva i guerrieri nelle iniziazioni, aiutava i guaritori nelle loro opere (in questa fase assume le sembianze della Dea Brigid). Questa fase richiama anche il periodo dell’anno in cui la natura inizia a risvegliarsi, l’inizio della primavera.
Dal 1° maggio, festa di Beltaine, inizio della metà luminosa, la Dea nel suo aspetto di Crescita, mostrava le sue qualità feconde di custode dei raccolti, e quelle di amante sessualmente attiva, e in fine, quelle di protettrice dei guerrieri in battaglia (in questa fase riprende le sue sembianze di Keridwen). In questa fase si può notare la coincidenza col periodo in cui la natura diventa feconda e si prepara a dare i propri frutti, cioè la primavera.
Dal 1° agosto, festa di Lughnasadh, culmine dell’estate la Dea assume la caratteristica di madre donatrice di abbondanza (aspetto della Realizzazione), protettrice di re, giudici e saggi (questa fase, così come la festa di Lughnasadh, sono dedicate al Dio sciamano Lug).
 
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