Marte (Ares), dio della guerra

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Dea.Atena
view post Posted on 17/11/2009, 21:00




Marte (in latino Mars) è una figura della mitologia romana, era il dio della guerra, figlio di Giove (in alcune versioni di un fiore magico) e di Giunone. Sarebbe stato il padre di Romolo e quindi il capostipite dei romani.

Era il più importante degli dei romani, dopo Giove.
In origine il dio era associato alla vegetazione, così come scritto da Catone in una sua preghiera dell'agricoltore a Marte, e protettore del bestiame.
I romani identificarono il dio greco Ares con Marte divenendo così l'alta divinità di un popolo di agricoltori, costretto spesso a praticare la guerra.
Così divenne un dio dalle molteplici funzioni: proteggeva i lavori dei campi, accordava la fecondità, proteggeva i combattenti ispirandoli con spirito guerriero.
Il suo sacerdote era il flamine marziale e gli erano consacrati il lupo ed il picchio verde.

Era il dio della primavera della religione ufficiale romana e quindi venerato fastosamente in marzo, il mese che portava il suo nome, con le feriae Martis, Equirria, agonium martiale, Quinquatrus e tubilustrum.
Altre cerimonie importanti avvenivano in febbraio e in ottobre.
Ogni cinque anni, in Campo Marzio, davanti al suo altare, il censo veniva accompagnato da un rito di purificazione.
In Roma sorgevano altri due templi: ara Martis in campo (138 a.C.) e quello fuori dalla porta Capena (388 a.C.).
Marte fu venerato anche durante l'impero, grazie ad Augusto, che istituì il culto Mars Ultor (il "vendicatore").

Marte assunse un ruolo molto più importante della sua controparte greca (Ares), probabilmente perché considerato marito di Rea Silvia e padre di Romolo e Remo, che fondarono Roma. Di conseguenza Marte era considerato il padre del popolo romano e i romani si chiamavano tra loro Figli di Marte.

Alcuni popoli presero da lui il nome, come i marsi e i mamertini.
A Marte è stato dedicato anche un giorno della settimana (martedì) e un pianeta del sistema solare (Marte).

ARES (Grecia) Dio della guerra e figlio di Zeus e di Era. Aggressivo e feroce, impersonava la natura brutale della guerra. Tra le divinità a lui associate c'era Afrodite, dea dell'amore, da cui ebbe dei figli, e divinità minori come Deimo (Terrore) e Fobo (Paura), che lo accompagnavano in battaglia. Per quanto ardito e battagliero, Ares non era invincibile, neppure contro i mortali.



 
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