Ulisse

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Dea.Atena
view post Posted on 6/11/2009, 19:36




L'Odissea narra le avventurose vicende di Ulisse, re di Itaca, un'isola greca, il quale, dopo la distruzione di Troia, parte con le sue dodici navi per fare ritorno in patria dai suoi cari: l'adorata e fedele moglie Penelope, il figlioletto Telemaco e il padre Laerte. Ma l'avversità di Poseidone, che patteggiava per i Troiani, lo ostacolerà in ogni modo. Infatti, dopo aver saccheggiato e distrutto la città di Ismaro e aver ripreso in fretta il mare, il dio scatena una tempesta che spinge le navi nella direzione opposta rispetto alla meta. Ulisse e i compagni giungono così nella terra dei Lotofagi, i mangiatori di loto, fiore che dona l'oblio; in seguito, però, spinti dal volere del loro condottiero e dall'ansia di tornare alle proprie famiglie, ripartono subito. Il viaggio prosegue ma si arresta quasi subito nella terra dei Ciclopi.
Polifemo pascolava le sue greggi quando Ulisse e i compagni giungono alla sua enorme spelonca e, credendo nell'ospitalità del Ciclope, rimangono ad attenderlo per favorire assieme al mostro i suoi viveri.
Poco tempo dopo egli arriva con la mandria e, non accorgendosi subito della presenza degli estranei, sbriga le solite faccende. Ma ecco che il ciclope li scorge nel fondo della caverna e, lasciandoli tutti terrorizzati dalle sue parole, prende due dei compagni di Ulisse e li divora come cena. Il mattino seguente, prima di portare al pascolo il bestiame, Polifemo uccide ancora due uomini e Ulisse, vista l'uscita della caverna bloccata da un enorme masso e volendo vendicarsi per la morte degli amici, elabora un piano: ordina ai compagni di sgrossare e levigare un grosso tronco trovato nella grotta (rendendone aguzza un'estremità) da utilizzare per accecare il gigante dopo averlo fatto ubriacare. Il tentativo riesce e quindi Ulisse si prepara per la fuga: lui e i suoi compagni si legano al ventre dei caproni. Il mattino seguente Polifemo, ormai cieco, tasta il bestiame sulla groppa per prevenire eventuali evasioni. Ma lo stolto non si accorge di nulla e così Ulisse con gli amici rimasti torna sulla nave e riprende il mare.
Ulisse, con la sua audacia, si salverà da tutte le trappole tesegli da Poseidone e, annientati i Proci (i pretendenti al trono di Ulisse, ormai creduto morto), si ricongiungerà felicemente con la moglie, rimasta fedele in tutti quegli anni, il figlio, ormai cresciuto, e il padre, alquanto invecchiato ma felice, come tutti, di ritrovare l'amato figlio disperso.


 
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